03/2021 SPID DIGITALE: QUESTO SCONOSCIUTO
SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale
Graziella Reposi
Numerosi portali della Pubblica Amministrazione stanno chiedendo ai cittadini di dotarsi di un’identità SPID digitale, da utilizzare quale modalità di accesso a prestazioni e servizi degli stessi.
Fra questi Enti pubblici l’INPS, che da novembre scorso chiede lo SPID come unica modalità di accesso all’area di richiesta servizi dell’Istituto, non essendo più ammesse altre credenziali.
Praticamente sarà un obbligo d’ora in poi per tutti i cittadini dotarsi dell’identità SPID digitale, modalità di autenticazione e accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione. È sempre un sistema di accesso tramite credenziali utente e password, ma attivo tramite un sistema di riconoscimento sicuro e utilizzabile da computer, tablet, smartphone.
Con queste credenziali digitali si potrà accedere alle aree riservate dei siti Inps, Poste, Agenzia delle Entrate e molti altri, fra questi due new entry che interessano direttamente i nostri iscritti:
- DAL MESE DI MARZO LO SPID, SALVO EVENTUALI RINVII, SARÀ NECESSARIO PER POTER ACCEDERE AL SITO DEL CO.GE.A.P.S. (CONSORZIO GESTIONE ANAGRAFICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE) PER IL CONTROLLO DEI PROPRI CREDITI ECM, INSERIMENTO DI CREDITI, ESONERI, ESENZIONI, ECC.; |
- NON ULTIMO L’ACCESSO AL NOSTRO NUOVO SITO DELL’ORDINE - (ATTUALMENTE IN CORSO DI TRASFORMAZIONE MOLTO COMPLESSA E COSTOSA MA OBBLIGATORIA PER LEGGE) CHE, PER DISPOSIZIONI DELL’AGID (AGENZIA PER L’ITALIA DIGITALE) DOBBIAMO RENDERE UTILIZZABILE IN UNA VERSIONE ADEGUATA ALLE NUOVE NORME PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI PERTANTO, SALVO EVENTUALI RINVII DECISI DALL’AGID, GLI ISCRITTI ALL’ORDINE DOVRANNO UTILIZZARE LO SPID PER ENTRARE NELL’AREA RISERVATA E STAMPARE I PROPRI CERTIFICATI DI ISCRIZIONE, LE AUTOCERTIFICAZIONI, ED ACCEDERE AI NUOVI SERVIZI CHE L’ORDINE MAN MANO METTERA’ IN RETE. |
Questa novità non è assolutamente da attribuire alla nostra volontà, bensì ad un obbligo legislativo ben preciso che ci impone sempre più di utilizzare procedure informatiche complesse ed onerose.
È dunque consigliabile per gli iscritti procurarsi lo SPID in vista non solo delle varie utilità che riportiamo di seguito, ma anche per l’accesso al Co.Ge.A.P.S. ed al sito dell’Ordine.
Ciò premesso, vediamo in concreto a cosa serve lo SPID ed a quali servizi, in sintesi, permette di accedere, come chiederlo ed attivarlo.
SPID digitale: cos’è
L’acronimo SPID è la definizione: “Sistema pubblico di identità digitale”. Si tratta in pratica di un sistema di autenticazione basato sul riconoscimento dell’utente, che consente a chi lo ha ottenuto di accedere a determinati servizi e prestazioni, immettendosi con apposite credenziali (utente e password) a tutti i siti della Pubblica Amministrazione.
Per quali servizi e prestazioni serve
Accedendo con SPID ai vari portali degli enti della Pubblica Amministrazione è possibile ad esempio consultare, verificare ed effettuare domande di vario tipo:
- domanda di pensione
- domanda di pensione di invalidità
- domanda di permessi 104
- consultazione dell’estratto conto contributivo
- consultazione del cassetto fiscale
- comunicazione delle dimissioni online
- • richiesta anticipo Cig
- gestione dei libretti e conti di Poste italiane
- prenotazione dei ritiri in posta
- richiesta certificati residenza, carichi pendenti, ecc.
- richiesta tessera sanitaria/codice fiscale
- richiesta rimborsi fiscali
- versamento contributi colf e badanti
- controllo tasse e tributi
A quali provider chiedere lo SPID
Per richiedere lo SPID occorre rivolgersi a uno dei gestori autorizzati al rilascio:
• Aruba
• Infocert
• Intesa
• Namirial
• Poste
• Register
• Sielte
• Tim
• Lepida
Ognuno di questi gestori offre una specifica modalità di domanda, riconoscimento e rilascio dell’identità digitale.
Quanto costa ottenere lo SPID digitale
Assolutamente niente. L’identità digitale SPID è gratuita. A pagamento sono soltanto alcune funzioni. Aruba, Infocert, Poste, Tim e Lepida oltre alla modalità di erogazione gratuita, offrono infatti anche modalità di registrazione a pagamento. Ma non è obbligatorio sceglierla.
E questa, cari signori, è la rivoluzione digitale!