08/2023 NOVITÀ PER GLI SPECIALISTI ESTERNI OPERANTI QUALI LIBERI PROFESSIONISTI NELLE STRUTTURE SANITARIE CONVENZIONATE CON IL SSN

IMPORTANTE !!!!

Graziella Reposi

In data 26 luglio corr., in fase di ricerca di eventuali novità per la pubblicazione del n. 7-8 di “Alessandria Medica”, leggo sulla home page dell’Enpam e vengo a conoscenza della seguente importante novità pubblicata in data 7 luglio 2023, che riporto quindi solo ora non avendo avuto altre notizie specifiche dall’ENPAM.

Premetto che i medici e gli odontoiatri non dipendenti che lavorano per strutture accreditate con il SSN in qualità di liberi professionisti (cliniche private, poliambulatori, centri diagnostici, ecc.) da quest’anno pagheranno un contributo a loro carico sul relativo fatturato, che si sommerà al 2% che tali strutture versavano già per loro all’ENPAM Fondo Specialisti Esterni.

Per legge, infatti, le strutture accreditate devono pagare all’Enpam un contributo calcolato in percentuale sul fatturato libero professionale prodotto nei confronti del SSN. Questo 2% viene poi accreditato sulle posizioni contributive dei professionisti (non dipendenti) che effettuano il loro lavoro nelle citate strutture. I medici e gli odontoiatri si ritrovano poi queste somme nel loro estratto conto contributivo previdenziale Enpam (Gestione Specialisti Esterni).

Questa era la normativa valida fino al 2022.

Dall’inizio del 2023 per effetto di una riforma Enpam che rivede i conti della Gestione previdenziale degli Specialisti Esterni, anche per creare pensioni più adeguate a questi professionisti, al contributo del 2% completamente a carico della struttura dovrà essere aggiunto un ulteriore contributo del 4% a carico diretto dei professionisti interessati, per un totale del 6%.

Gli specialisti esterni che si trovano in questa condizione non devono fare nulla per ora.

Saranno infatti le stesse strutture sanitarie a trattenere sui loro compensi il contributo dovuto del 4% ed a versarlo all’Enpam con la loro parte del 2%. I conguagli a carico dei professionisti verranno effettuati nel corso dell’anno.

Oltre a maturare una pensione più alta, il fatto di versare contributi alla Gestione degli Specialisti Esterni, permette ai medici e agli odontoiatri in questione la scelta di pagare la Quota B dimezzata.

Al momento di dichiarare il proprio reddito libero-professionale netto (Modello D, scadenza 31 luglio), i medici e gli odontoiatri che lavorano per queste strutture accreditate con il Ssn potranno quindi scegliere l’aliquota ridotta del 9,75% anziché quella intera del 19,50% proprio perché contribuiscono già a un’altra gestione di previdenza obbligatoria (4% all’Enpam) che sarà interamente deducibile dal reddito imponibile fiscalmente.

Con questo sistema il medico ha maggiore libertà di scelta dal punto di vista previdenziale: quindi la scelta sarebbe se accantonare il 6% alla Gestione Specialisti Esterni (2% a carico della struttura, sul fatturato più il 4% a proprio carico), pagando il contributo intero di Quota B (19,50%) somme tutte detraibili fiscalmente, oppure se pagare il 6% obbligatorio scegliendo di pagare il contributo Quota B con il contributo del 9,75%.

Un’ultima considerazione: il carico di lavoro presente sugli Ordini non consente al funzionario incaricato della consulenza Enpam di verificare tutti i giorni il sito dell’Enpam ove è stato pubblicato il presente articolo; forse una comunicazione diretta agli Ordini avrebbe consentito di inviare agli iscritti una informativa su una notizia così importante in tempi più brevi.

 

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