Alessandria Medica 11-12/2015 - L'Ordine invita alla mobilitazione
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) ha dichiarato lo stato di Mobilitazione Generale della Professione Medica e ha convocato gli Stati Generali della Professione medica e odontoiatrica per l’elaborazione di una “piattaforma professionale” che si è svolta mercoledì 21 ottobre 2015 presso l’Auditorium Loyola a Roma.
Non devo spiegarvi i motivi di tale mobilitazione perchè li vivete sulla vostra pelle tutti i giorni sul lavoro e li scriviamo su questa pagina in maniera sempre più preoccupata da anni. |
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A SEGUITO DI QUESTA MOBILITAZIONE È STATO INDETTO IL GIORNO 16 DICEMBRE 2015 UNO SCIOPERO GENERALE UNITARIO DI TUTTI I MEDICI ITALIANI. Uno sciopero di tale portata ricorda solo quello del 1986, con la marcia dei 40.000 camici bianchi in Roma, al quale seguì la caduta del Governo, ed è sicuramente un evento rilevante nella storia del nostro Paese. Per un medico fare sciopero è andare contro il proprio modo di pensare basato sull'impegno e la dedizione alla professione nella quale crede e per la quale spesso sacrifica anche la sua vita privata. Il medico pensa che siano lo Stato ed i Governi a doverlo tutelare, in quanto è un patrimonio della collettività, che si adopera per assicurare la salute della popolazione. Un medico pensa che fare sciopero e non andare a curare la gente sia una violenza contro sé stesso e verso i malati. Si sente male all'idea. E' convinto che come lui cerca di fare il suo dovere, altrettanto farà lo Stato, proteggendolo e facendo in modo che lui possa farlo al meglio. PURTROPPO NON È COSÌ. Ed allora dobbiamo pensare che è nostro dovere lottare il 16 dicembre prossimo. Che non andiamo contro il nostro modo di pensare, ma che lottare è coerente, perchè ci mobilitiamo per il bene dei malati e per il bene della collettività. Lottiamo perchè i cittadini italiani possano continuare ad essere visitati, curati, operati, bene, con tecnologie adeguate, da medici preparati, aggiornati, sereni e non perseguitati (assicurazioni professionali da 12.000 euro l'anno, denunce speculative per estorcere denaro, massacro mediatico del ruolo tramite la malasanità televisiva, espropri del ruolo sanitario da parte di altre professioni, ecc.). VOGLIAMO E NON CHIEDIAMO ALTRO CHE POTER FARE BENE IL NOSTRO LAVORO. I Sindacati Medici e le Società Scientifiche portano avanti la loro battaglia (vi invito a leggere il comunicato a fianco). E' questo il momento in cui dobbiamo fare qualcosa per fermare questa distruzione ed invertire la rotta. Mauro Cappelletti |