Alessandria Medica 11-12/2020 - Elezioni dell'Ordine di A. Santoro
Cari Amici, Colleghe e Colleghi, per la prima volta attraverso le pagine del nostro periodico ho il piacere di inviarvi un saluto allo stesso tempo caloroso e commosso nella nuova veste di Presidente dell'Ordine, dopo quasi 28 anni passati a svolgere il mio lavoro di Radiologo in molti ospedali della provincia, principalmente quello di Tortona, anche se la mia carica diventerà effettiva a partire dal 1° gennaio 2021. Da molti anni svolgo attività sindacale nelle file dell'ANAAO, ed attualmente sono componente della Segreteria Regionale. Ho anche svolto il ruolo di consigliere comunale a Tortona dal 2014 al 2019. Ma torniamo ad oggi. Tutti noi avremmo voluto vivere in questa fase giorni diversi, dopo i mesi tremendi che la nostra provincia ha vissuto nella scorsa primavera. Ed invece eccoci a parlare ancora una volta di quanto non è stato fatto e quanto non è stato detto, ancora una volta ad affrontare come meglio possibile la furia della pandemia, ancora una volta a soffrire insieme ai nostri pazienti per le numerose persone contagiate e per quelli che non ce l'hanno fatta, ancora oggi purtroppo con una folta rappresentanza tra la classe medica. |
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Mi appresto ad iniziare un lavoro complesso, che si giova dell'esperienza preziosa svolta da chi mi ha preceduto, e che purtuttavia deve avere l'ambizione di solcare rotte nuove verso un auspicabile rinnovato patto tra le diverse componenti della classe medica e tra le sue diverse espressioni generazionali, e la ricerca di formule rinnovate per il miglioramento del rapporto medico-paziente. La nostra professione sconta anni di pressapochismo, qualunquismo d improvvisazione da parte di coloro che avrebbero dovuto tutelarci nella specificità del nostro lavoro, e che hanno invece preferito portare in modo subdolo e sotterraneo tutta la società verso un appiattimento dei ruoli, ad una mortificazione dell'impegno, della preparazione e dell'esperienza. La sfida che ci aspetta in questi giorni a causa del Covid merita da parte nostra tutto lo sforzo personale e collettivo per arginare l'onda pandemica, con tutto quanto abbiamo, che spesso non è tanto. Questa oggi è la priorità. ma quanto accaduto in questi mesi non può esser dimenticato. A suo tempo la classe medica dovrà trovare le parole in cui tutti potremo riconoscerci per porre ognuno davanti alle sue responsabilità, e per ribadire che non è più possibile pensare come spesso è accaduto in questi anni, che i luoghi dell'educazione e della politica sanitaria, della prevenzione, delle cure territoriali oppure ospedaliere siano pensati ed immaginati con i medici a fare da comparse. E' un dato di fatto che la sanità oggi viene organizzata e valutata guardando solo i numeri. I medici, e nessuno meglio di loro, ancora sanno che i pazienti non sono numeri. |
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Antonello Santoro |