09/2022 CIRCOLARE MINISTERO DELLA SALUTE 19613-10/08/2022-DGSAF-MDS-P RECANTE "WEST NILE DISEASE E USUTU: PREVENZIONE, SORVEGLIANZA ED INTERVENTI IN RISPOSTA ALLA CIRCOLAZIONE DEI VIRUS DELLA WEST NILE DISEASE E DELL'USUTU"
In riferimento all'oggetto si fa presente che la sorveglianza epidemiologica umana e veterinaria condotta nei primi mesi della stagione vettoriale, ha evidenziato una sostenuta circolazione di West Nile virus (WNV) in alcune regioni, soprattutto del Nord Italia. Al 02 agosto 2022 la sorveglianza umana ha registrato un totale di 94 casi d'infezione (tra cui 55 casi di infezione neuro-invasiva), 19 casi in donatori di sangue, 19 casi di febbre e 1 caso sintomatico) con 7 decessi.
La sorveglianza entomologica e veterinaria ha confermato la presenza del West Nile virus (WNV) in 100 pool di zanzare, 15 uccelli appartenenti a specie bersaglio e 10 uccelli selvatici rinvenuti nell'ambito della sorveglianza passiva. Sono stati inoltre segnalati 4 cavalli con sintomatologia clinica riconducibile all'infezione con il WNV. Nessun caso di Usutu virus (USUV) è stato registrato nell'uomo, ma il genoma virale è stato rilevato in 33 pool di zanzare e 4 uccelli.
Attualmente le regioni in cui è stata confermata la circolazione del WNV sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. La circolazione dell'USUV invece ha interessato finora le Marche, la Lombardia, l'Umbria, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio e il Veneto.
L'aggiornamento epidemiologico settimanale è disponibile ai link: https://westnile.izs.it/j6_wnd/home e https://www.epicentro.iss.it/westnile/bollettino
A causa delle attuali condizioni climatiche favorenti la proliferazione del vettore (zanzare appartenenti al genere Culex), e la conseguente circolazione virale tra l'avifauna selvatica, serbatoio naturale del virus, e i mammiferi, uomo incluso, la stagione epidemica 2022 mostra un andamento peculiare rispetto alle stagioni vettoriali del triennio precedente, con un inizio precoce della circolazione virale, un maggior numero di positività confermate nell'avifauna sorvegliata e nei pool di zanzare e un aumento del numero dei casi umani.
Sulla base di tali evidenze ed in considerazione della rilevanza dell'infezione per la salute pubblica e per la sanità animale è necessario porre in atto tutte le misure utili a limitare il rischio di ogni ulteriore trasmissione all'uomo e agli animali.
A tal fine si invita a
- segnalare tempestivamente, tutti i casi probabili e confermati di malattia neuro-invasiva umana, così come tutti i casi confermati o probabili in soggetti che non presentano forme neuro-invasive di malattia da WNV o USUV (ad esempio febbri e/o positività in donatori), secondo le definizioni di caso, le tempistiche di segnalazione e i flussi descritti nel Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi 2020-2025 (PNA) (3.10. Registrazione dei dati e flussi informativi; Allegato 6 - Definizioni di caso umano di arbovirosi e di focolaio epidemico).
- procedere con le attività di sorveglianza come pianificato nei piani regionali approvati per ciascuna Regione e Provincia Autonoma sulla base delle specifiche aree di rischio. Si richiama al rispetto rigoroso delle tempistiche indicate nel PNA relative al flusso dei dati e alla raccolta e analisi dei campioni derivanti dalle attività di sorveglianza.
- consultare il modello previsionale disponibile al link https://mapserver.izs.it/gis_wn_predictions/# quale supporto alle attività di sorveglianza sul territorio. L'algoritmo che consente di prevedere nello spazio e nel tempo le aree a rischio per la circolazione del WNV rappresenta un valido strumento di allerta precoce in grado di identificare le aree di intervento prioritario dove le condizioni climatiche e ambientali diventano favorevoli all'insorgenza e alla diffusione dell'infezione.
- promuovere campagne d'informazione mirate a sensibilizzare la popolazione per l'adozione di misure individuali di protezione nei confronti delle zanzare (es. indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo, utilizzare zanzariere nelle ore notturne e repellenti cutanei seguendo le modalità indicate dal produttore) e nell'importanza di assumere corrette abitudini di vita che contribuiscano alla riduzione dei focolai larvali. A tal proposito si rimanda a quanto contenuto nel PNA in relazione alla adeguata divulgazione di informazioni ai cittadini (2.1.Comunicazione del rischio).
- sensibilizzare gli allevatori di equidi e i detentori di centri ippici e maneggi affinché riducano la possibilità di contatto vettore-animale attraverso l'uso di repellenti autorizzati per uso topico o ambientale in grado di ridurre la densità dei vettori. A tal proposito si fa presente che sono stati prodotti e autorizzati per l'uso nei cavalli vari vaccini per il WNV che hanno dimostrato una sufficiente efficacia e sicurezza negli animali adeguatamente vaccinati. Il ricorso al vaccino è raccomandato per gli animali che nella stagione estivo-autunnale vengono movimentati in aree in cui è in atto la circolazione del WNV (es. partecipazione a manifestazioni e competizioni sportive in aree infette). In Italia, in attuazione all'art. 6 dell'O.M. del 4 agosto 2011 e successive modifiche, è possibile vaccinare gli equidi con prodotti registrati e spese a carico del proprietario.
L'avvenuta vaccinazione deve essere registrata sul passaporto dell'animale e comunicata alla Azienda sanitaria locale (ASL) competente da parte del veterinario. - Trasmettere comunicazioni alle strutture sanitarie umane al fine di prevenire i rischi nei confronti delle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti.
Si ringrazia per la collaborazione e si prega di dare la massima diffusione della presente nota.
Roma, 08 settembre 2022
IL DIRETTORE GENERALE DGPRE IL DIRETTORE GENERALE DGSAF
Dott. Giovanni Rezza Dott. Pierdavide Lecchini